Io in dieci righe: Francesca Fughelli

Durante la scorsa edizione del laboratorio avevo un’idea più chiara di chi ero; quest’anno un po’ meno. E’ come se avessi fatto un passo indietro rispetto al consiglio socratico: “Conosci te stesso” e un passo avanti rispetto all’intuizione di Carl Gustav Jung: “…Non ho un giudizio definitivo su me stesso e la mia vita. Non vi è nulla di cui mi senta veramente sicuro. Non ho convinzioni definitive, proprio di nulla. So solo che sono venuto al mondo e che esisto, e mi sembra di esservi stato trasportato. Esisto sul fondamento di qualche cosa che non conosco. Ma nonostante tutte le incertezze, sento una solidità alla base dell’esistenza e una continuità nel mio modo di essere.”